Se il destino ti dice no, corri ancora più forte

 

Uno degli aspetti più emozionanti della corsa, per chi è davvero appassionato, è che, una volta messe le scarpe da running, non si smette più. Ogni volta c’è un nuovo obiettivo, ogni chilometro percorso porta con sé sensazioni, pensieri, emozioni sempre diversi. Sembra che non ci possa essere nulla che si metta di traverso tra chi corre e il suo traguardo. Finché non arriva il destino.

Questa è la storia di Ugo.

Sin da quando ha iniziato a correre, ogni volta che Ugo cominciava c’era sempre qualcosa che lo faceva smettere. Correva quand’era bambino, spinto da suo padre, che lo esortava spesso a partecipare a gare. Ma poi la scuola, lo studio, le prime uscite con gli amici mal si conciliavano con quei momenti dedicati tutti alla corsa. Ugo ha smesso.

Passano gli anni, Ugo cresce e, tramite un amico, decide di fare un provino per i gruppi sportivi Fiamme Gialle. Viene preso. La gioia è incontenibile, Ugo sente rinascere in sé l’antica passione, lo stesso ardore e la stessa voglia che da piccolo lo spingevano a correre, correre, correre. Ma appartenere a un gruppo sportivo ufficiale comporta allenamenti serrati, ore da impiegare in pista e che Ugo dovrebbe dedicare alla scuola, che sta iniziando a non andare affatto bene. Ugo, per la seconda volta, molla.

Non del tutto, chiaramente. La fiamma di quella passione risvegliata arde, e lo porta ad allenarsi con un amico in vista della partecipazione alla Grandissima Roma-Ostia, gara cui Ugo ha sempre guardato con profonda ammirazione e orgoglio. Purtroppo, arriva la chiamata per il Militare, e Ugo è costretto a rinunciare.

Ormai diventato adulto, con una famiglia, due bimbe bellissime e un lavoro, Ugo non pensa più alla corsa, non ha, materialmente, il tempo per poter pensare anche solo a pochi chilometri da percorrere. Il destino, però, ha uno strano senso dell’umorismo, e a volte si diverte a rovesciare le situazioni: può trasformare ciò che è nato come una rinuncia in qualcosa che si impone come una scelta. Ugo si separa da sua moglie. Il mondo gli crolla addosso, le sue certezze si frantumano, i pensieri si accavallano disordinati e confusi nella sua mente.

Per non impazzire, Ugo sceglie la corsa. È per un caso, o forse, qualcuno dirà, era destino, che si iscrive in palestra e sceglie il Crossfit, una disciplina che impone di percorrere alcuni chilometri di corsa nella fase di riscaldamento iniziale. Ed è così che Ugo ricomincia a correre. Prima pochi chilometri, poi la prima 5 km amatoriale, e poi la corsa è tornata a occupare quel ruolo nella vita di Ugo che ha sempre rivestito.

Ugo ama dire che la corsa gli ha cambiato la vita, regalandogli entusiasmo, speranza, volontà.

Ci piace pensare che la corsa sia stata sempre scritta nel suo destino, e forse era solo questione di tempo perché Ugo la scegliesse come compagna di vita. Anche quando tutto il resto ha detto, in più di un’occasione, “no”.

Grazie, Ugo.