La corsa è una questione di amicizia

 

Si potrebbe essere tentati di pensare che la corsa sia uno sport per solitari. In fondo, si corre da soli, anche quando lo si fa in team, e ci si trova da soli a controllare il respiro, i battiti cardiaci, la tenuta e la resistenza di gambe e piedi. Tuttavia, è proprio in compagnia che la corsa acquista un significato del tutto unico ed eccezionale. Specie quando si corre tra e per amici.

Questa è la storia di Miguel.

Miguel Sanchez era un poeta e podista argentino che nel 1978 venne rapito da un commando paramilitare diventando uno dei quasi 30.000 desaparecidos vittime della dittatura. In suo nome viene organizzata una 10 km, la corsa di Miguel. A questo evento partecipa spesso il Sod Italia Running team, il gruppo di runner che sostiene l’omonima associazione che si occupa dell’assistenza di persone affette da Displasia Setto ottica.

Il Sod Italia Running Team è un gruppo di amici che si ritrova, ogni tanto, a correre insieme. Amici che scelgono di correre una 10 km, quale è appunto il percorso della corsa di Miguel, trasportando le joelette dove siedono altri amici, che a volte sono figli, a volte parenti, ma pur sempre persone del cuore.

Il Sod Italia Team è tante storie insieme. C’è Diana, che ci ha raccontato la storia dell’associazione, sua presidente e impegnata ogni giorno della sua vita a sostenerne, diffonderne e portarne a termine gli obiettivi. C’è Marco, che nonostante tutti i suoi problemi di salute, infischiandosene delle raccomandazioni, è riuscito a coinvolgere tutti i suoi colleghi, persino il suo capo Francesco (runner anche lui) in questa impresa, e la sua corsa di Miguel sulla joelette è diventato uno eccezionale strumento di team building per l’inclusione. C’è Irene con il suo splendido sorriso che dice più di mille parole. Ci sono Fernando e Annaclaudia, sportivi ad oltranza, che portano sfacciatamente in giro la loro testimonianza di genitori, trasudando amore ad ogni passo.

C’è Carolina, che si fa carico della propria difficoltà per partire alla conquista di una nuova autonomia, con ironia, con la disponibilità di chi ha bisogno di amici. C’è Daniele che nonostante la distonia, ma soprattutto nonostante il suo “cinismo” ha corso tutti i 10km in 55′ e Luchetto, con una grave difficoltà motoria, che nell’edizione 2015 era portato sulla joelette ma nel 2016 ha percorso tutti i 10km camminando, fino alla fine. C’è Leonardo, l’uomo che sta riuscendo nella sua missione di far conoscere la joelette all’Italia. C’è Laura che non può fare a meno di esserci per tutti quando hanno bisogno, a costo di non esserci per sé stessa. Tommaso, leader per natura che riesce a portare tutti i suoi amici alla corsa di Miguel. Fabiana amica e “volontaria”, sempre disponibile. Tullia e Livia, i figli di Diana, che l’accompagnano in ogni sua impresa. Niccolò ed Emiliano, che da anni volenti o nolenti sono sempre lì. E ce ne sono molti altri ancora. Fratelli, sorelle e amici che semplicemente “ci sono”, a dimostrare che la corsa, alla fine, è anche una questione di amicizia. Che si possono sempre superare i limiti, nella corsa. Anche quelli della disabilità, che impone di correre su una joelette. Si può fare tutto. Purché si sia…insieme.

Il Sod Italia Running Team non corre mai da solo, e, correndo, si fa bandiera del concetto più puro di amicizia e della ricchezza della diversità.

Grazie a tutti voi.