“Dal letame nascono i fiori”, dal dolore può rinascere la vita e…una passione

Un cuore spezzato è un dolore indicibile. Ma un cuore, si sa, anche se rotto continua a battere.
E può capitare che inizi a correre.

Questa è la storia di Monica.
La corsa per lei ha avuto un’origine imprecisa, in un tempo lontano e indefinito: forse ha iniziato a correre per dimagrire, o per passione, o per seguire un’amica. Monica non sa la data precisa in cui ha scelto la corsa ma sa esattamente quando è diventata la sua medicina, il suo supporto morale e spirituale, una sorta di “amica psicologa” che l’aiuta, tuttora, ad affrontare giorno dopo giorno.

Un giorno Monica è stata lasciata dal suo fidanzato. La cosa più banale del mondo, ci siamo passati tutti, eppure…è la cosa che riesce a fare più male. Specialmente quando è inaspettata. Soprattutto quando è, apparentemente, senza una ragione. Difficile in questi momenti razionalizzare. Monica riesce solo ad avvertire il dolore. Una sofferenza immensa che diventa la trama silenziosa e onnipresente dei suoi giorni.

E poi, improvvisamente, un giorno.
Fuori l’estate esplode.
Monica prende frettolosamente le scarpe da corsa. Cerca nell’armadio la canottiera e i calzoncini.
Inizia a correre, sotto un sole cocente, un sole così caldo che sembra far sciogliere la suola sull’asfalto.

Il pensiero di Monica, prima fisso su un dolore che sembra infinito, inizia a spostarsi, lentamente ma con una semplicità che stupisce, sulla corsa.
Ogni momento libero. Ogni maledetto giorno.
Monica corre, per 7 lunghi, intensi, interminabili mesi, e ogni giorno finisce di correre con il sorriso, la pelle scottata e un peso che diventa sempre più leggero fino a lasciare spazio a una nuova, autentica passione: la prima 21 km. A Verona, la “Giulietta e Romeo”. Quella che un anno prima avrebbe dovuto disputare in coppia, a staffetta, rinunciando, poi, per motivi di salute. Quella che, l’anno dopo, ha scelto di correre. Tutta da sola.

Monica è di nuovo felice. Parla della corsa come rinascita, vita.
Se questo è uno degli infiniti significati della corsa, auguriamo a tutti di non smettere mai.

Grazie, Monica.