“Correre una maratona, un passo alla volta”
Qualche volta una maratona è il risultato finale di un processo naturale di preparazione e allenamento. Altre volte un sogno, la voglia di coronare e suggellare una passione più forte di qualsiasi altro sentimento. Altre, semplicemente, è una reazione. A una delusione. A un momento difficile. A una malattia.
Questa è la storia di Maurizio.
Era il 2006 quando, in seguito a una serie di controlli accurati, Maurizio, a poco più di 30 anni, ha scoperto di essere affetto da linfoma di Hodgkin. Da lì, l’inizio di un percorso di cura lungo, difficile, spesso estenuante. Da lì, anche l’inizio della sua reazione.
Maurizio non si è fermato. Mentre proseguiva le cure necessarie alla sua lotta contro la malattia, si è trovato a scrivere, quasi per caso.
E, quando le cure hanno iniziato a dare i loro risultati e la battaglia contro la malattia ha portato a una vittoria, ha cominciato a correre.
La sua prima maratona, nel 2016, è stato il modo scelto da Maurizio per festeggiare il decennale della battaglia contro il linfoma e lo strumento per portare la sua esperienza a tutti coloro che, come lui, stanno combattendo per guarire.
Nel 2017, Maurizio ha intenzione di correre nuovamente la maratona di Roma (con l’obiettivo di farla entro le 4 ore), e, per la prima volta, la maratona di Firenze, oltre a mezze maratone e altre gare cui partecipa per divertirsi e portare il suo personale messaggio di speranza.
Come molti runner, ha un sogno particolare nel cassetto: New York.
Un passo alla volta, siamo sicuri che ci arriverà. Perché Maurizio, con la sua bellissima storia di coraggio e volontà, è andato già oltre il limite.
Grazie, Maurizio.