Se vuoi, puoi

Schopenhauer disse che la volontà è la radice stessa dell’esistenza. Un impulso che spinge ogni essere umano razionale ad agire, respirare, vivere.
Siamo abituati a pensare alla volontà come alla base di ogni impresa, piccola e grande che sia. Si arriva a ottenere il successo proprio perché si è avuto, nel momento iniziale di ogni percorso, volontà. Anche la corsa parte con un atto di volontà. Di muovere le gambe, percorrere la strada, sentire la propria mente e il proprio corpo diventare una cosa sola. Anche quando c’è un limite che vorrebbe piegare le gambe e fermarle.
Questa è la storia di Maria Luisa, e di come la volontà di vivere l’ha portata a correre, anche se un giorno le hanno detto che probabilmente non avrebbe più potuto farlo.
Maria Luisa da 10 anni ha la sclerosi multipla. Da 10 anni convive con una malattia che ha, tra i suoi effetti principali, proprio la debilitazione del coordinamento motorio.

DAL 2009 Maria Luisa ha scelto di sostituire le medicine (ma non i controlli, cui continua a sottoporsi) con un’altra cura. Con pazienza, temperanza, tenacia, senza mai abbassare lo sguardo, controllando ogni paura con forza e delicatezza, Maria Luisa ha scelto di curarsi correndo.
Dice di sé:”Ho iniziato a correre per stare bene, perché la vita ti ha dato una grande possibilità, quella di usare le tue gambe (forte o piano che sia) per macinare km su km. Corro per dimostrare come un’attività motoria, adeguata e costante, possa essere di aiuto nel controllo della patologia e quanto possa influire positivamente a livello psichico aumentando la sicurezza personale di ogni persona”.
Sono molti i traguardi podistici che Maria Luisa ha tagliato, molte le gare cui sceglie di partecipare.
Ogni volta è una conquista, ogni volta è affermare un atto di volontà che porta Maria Luisa ad affermare di essere viva, ad andare contro quella vocina di fondo che ogni volta vorrebbe dirle “Non ce la farai”.

Maria Luisa corre e non molla. In questo suo percorso ha realizzato un importante obiettivo, quello di correre la Maratona di new York nel 2016 insieme ad altre 6 persone colpiti dalla sua stessa malattia. In 7 hanno corso, uniti dal motto “Se vuoi, puoi”, diventato poi il nome dell’associazione sportiva fondata da Maria Luisa, tramite la quale vengono organizzate attività per raccogliere fondi a sostegno di tutte le persone che soffrono di sclerosi multipla.
Vogliamo chiudere la storia di Maria Luisa con le sue parole:“Un giorno qualcuno mi aveva detto che queste gambe si potevano fermare, che non avrebbero potuto più muoversi. C’è stato un attimo che quelle parole mi hanno condizionato poi tutto è cambiato. Io sono cambiata e ho scoperto una forza interiore che ha dato una svolta alla mia vita. E queste gambe oggi mi hanno resa fiera di me stessa e soprattutto vincente. Mi hanno permesso di fare una maratona contro tutto e tutti. Ora posso dire che le mie gambe continueranno passo dopo passo a condurmi verso questo meraviglioso viaggio che si chiama vita!”.
Grazie, Maria Luisa.