Di lei hanno parlato come “la miss delle ultramaratone”. Un concentrato di forza, tenacia, bellezza, sensibilità e, anche, fragilità, che hanno portato questa ragazza ad affrontare sfide incredibili, prima fra tutte quella con sé stessa.
Guardandola si potrebbe essere tentati di fermarsi all’apparenza e non carpire quella che è la vera anima di Luisa: una “signora”, una moderna lady, elegante, spavalda, determinata che, semplicemente…corre. È vero, ha una passione prediletta per le lunghe distanze (molteplice la sua partecipazione alla “Passatore”), perché sono quelle che le danno più soddisfazione, ma Luisa ama, soprattutto, la corsa, e la convinzione che correre, ogni volta, siano 10, 42 o 100 km, vuol dire superare un limite. Raccontare la propria storia.
Ed è questo che aspettiamo di ascoltare, a Venezia.