“Non ho paura del buio”
A volte un limite è un pensiero particolare che ci impedisce di agire. Qualche volta è una paura. Spesso, è un vero e proprio limite fisico, che ci costringe a ripensare le nostre attività e adattarci a nuove situazioni.
Non poter vedere, questo è un limite.
Loris non vede, ma ha scelto di andare oltre il limite.
Questa è la storia di Loris.
Loris è diventato non vedente nel 2009. Allo sgomento iniziale, alle difficoltà nell’approcciarsi a un tipo di vita completamente diverso rispetto a quello definito “normale”, è subentrata presto una voglia irrefrenabile, incontenibile di assecondare e ammettere…la vita.
A giugno 2014 Loris inizia a correre. Con l’aiuto e l’appoggio dell’ASD Disabili Faenza. Per correre, si appoggia ad atleti guida, ai quali è legato, di volta in volta, con un cordino: un piccolo pezzo di tessuto che è un vero e proprio legame, simbolo di sport, di passione, di collaborazione.
Inizia prima a correre brevi distanze. Da lì a qualche tempo arriva la sfida, partecipare ai campionati italiani paraolimpici di mezza maratona a Palermo e maratona a Padova. Loris accetta, corre e…vince, nel 2015, con Davide Giunchi a fargli da atleta guida.
Molti sono i runner che scelgono di correre con Loris, tra cui figurano Matteo Batani, Andrea Onofri, Cesar Radic (guide ufficiali ovvero riconosciute dalla Federazione) e tanti altri che quotidianamente prestano la loro opera volontaria e gratuita allo scopo di allenare Loris e gareggiare.
In attesa delle date dei prossimi campionati Italiani 2017 Loris ha iniziato a prepararsi anche per la disciplina del Triathlon.
Perché correre non è solo una disciplina, non solo una passione, non solo uno stile di vita. È un sentimento profondo, qualcosa che nasce da dentro, scuote le viscere, morde gli animi e spinge ad andare, fare. Come se non ci fossero restrizioni. Incuranti di ogni limite.
Grazie, Loris.