Correre per imparare a vivere, sognare, camminare
Si corre per passione. Per realizzare un sogno. Per rimanere in forma. Per raggiungere un risultato. Per semplice gioco. Si corre per mille motivi e tutti ugualmente belli, importanti, intensi.
Questa è la storia di Ismaele.
La corsa per Ismaele inizia come un gioco. Quello che i suoi genitori decidono di fargli conoscere un giorno in cui, quasi per scherzo, lo portano al campo di atletica di un paese vicino a Fiumefreddo, la città dove vive. Con il passare del tempo e delle stagioni, la corsa diventa il modo per mantenersi in forma, per contrastare gli effetti della sedentarietà e di un’alimentazione non proprio “frugale”.
Da semplice gioco a diventare una vera e propria passione ci vogliono pochi passi, e Ismaele scopre il lato più bello della corsa: percorrere la strada che collega Fiumefreddo a Marina di Cottone, respirare i profumi degli alberi e delle foglie che si svegliano in primavera, correre nella luce del tramonto che accarezza a destra i rilievi dell’Etna perennemente innevata e a sinistra il mar Ionio che sembra quasi chiedersi perché quel ragazzo preferisce correre piuttosto che farsi un bagno nelle sue acque.
La corsa per Ismaele è pura poesia, comunione con la natura e i suoi ritmi. Il respiro, durante le sue corse, si fonde con il pensiero, con la strada percorsa dai suoi piedi, con il paesaggio che ospita i suoi passi. Gli impegni di tutti i giorni, che prima dettavano gli spazi da poter dedicare alla corsa, ora sono programmati per permettere proprio per permettere quel tempo così importante perché Ismaele possa sentirsi davvero se stesso.
Naturale che dopo la passione arrivasse la sfida. La prima gara cui Ismaele ha scelto di partecipare è stata la Super Maratona dell’Etna del 2012, gara sensazionale, lunga 43 chilometri con partenza dalla spiaggia di Marina di Cottone e arrivo sul cratere dell’Etna a quota 3000 metri, con i primi 34 km in asfalto e gli ultimi 10 sulla sabbia, tutti incredibilmente in salita, con la singolarità che dalla partenza si vede sempre il traguardo, in questo gara unica al mondo.
Nel 2016, l’avverarsi del grande sogno di Ismaele, la maratona di New York. Lì, Ismaele ha raggiunto un traguardo importante, come runner e soprattutto come uomo: nelle sue parole, “ ho capito che è incredibile come l’uomo sia capace di offendere, fare del male, combattere le guerre e uccidere per denaro, fama o altro, e poi una semplice maratona riesce ad unire culture, popoli e religioni di tutto il mondo. Questo è il miracolo della corsa”.
La corsa per Ismaele è passione, stimolo, sogno, attitudine a continuare sempre e mollare mai, motore per scoprire e perseguire altre passioni, come la scrittura.
Grazie, Ismaele.